LA TECNICA STARR

Si tratta di una tecnica mininvasiva che consiste nel resecare il prolasso rettale attraverso il canale anale, con uno strumento chiamato PPH, costruito in USA dalla Johnson & Johnson. Non necessitano pertanto tagli chirurgici e non residuano quindi cicatrici cutanee. Viene eseguito in anestesia epidurale, si esegue in 30 minuti ed è sufficiente un giorno di ricovero. Il post-operatorio è praticamente indolore e si può riprendere la normale attività dopo 3-4 giorni. Asportando il prolasso rettale si ricostruisce un retto anatomicamente normale e si rimuove l’ostacolo alla defecazione. Le complicanze sono rare, soprattutto se l’intervento è eseguito da coloproctologi esperti. L’intervento è addirittura raccomandato dal NICE, National Institute Clinical Excellence, organismo britannico che valuta la efficacia e le complicanze delle tecniche. È evidente che la stitichezza ha sempre una causa, pertanto per curarla efficacemente è indispensabile individuarla e fare una terapia appropriata.

Gli esami utili da eseguire sono:

a) la colonscopia nei pazienti che hanno superato i 45 anni o hanno familiarità per i tumori del retto e del colon;

b) la defecografia, che è un semplice esame radiologico, oggi eseguibile anche con la risonanza magnetica per evitare radiazioni dai raggi X. Tale esame serve a diagnosticare il prolasso interno del retto, il rettocele, l’ipertono sfinteriale, la dissinergia pelvica e le altre alterazioni, quali la discesa del perineo e l’enterocele che la stipsi può creare.

Nel caso in cui alla defecografia venisse diagnosticato un prolasso interno del retto e/o un rettocele, devono consultare un coloproctologo. Evitare l’uso di lassativi, sia sotto forma di farmaci che di piante officinali, perché i danni che sono stati riscontrati e le complicanze descritte sono importanti: perdita di sali minerali con astenia; depressione; dismotilità intestinale e del ritmo cardiaco; disidratazione con ipotensione ed aumento del rischio di trombosi; colorazione nera delle mucose intestinali (melanosi). Il consiglio pertanto è di non fare da sé e di affidarsi a specialisti esperti.